• Saronno - Il pm ha disposto l'autopsia per una donna di 82 dopo la denuncia dei parenti. L'ospedale: la terapia era giusta

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    Saronno - Il pm ha disposto l'autopsia per una donna di 82 dopo la denuncia dei parenti. L'ospedale: la terapia era giusta
    Donna muore all'ospedale, sette medici indagati


    Sette medici in servizio all'ospedale di Saronno sono indagati per la misteriosa morte di una donna di 82 anni, Francesca Catania, avvenuta il 23 maggio nel reparto di medicina. L'anziana si era praticamente addormentata senza più svegliarsi.  Secondo i parenti, mentre era ricoverata in traumatologia, le sarebbe stata somministrata una dose eccessiva di sedativi fino a ridurla a uno stato vegetativo che avrebbe portato al decesso. Tutte accuse scritte nero su bianco in una denuncia presentata dai parenti ai carabinieri. «La nostra congiunta, fino a poco tempo prima, stava benissimo» sostengono il figlio e i nipoti della donna. Che aggiungono: «I parenti della degente che era ospitata nella stessa stanza ci hanno riferito che in nostra assenza venivano somministrati dei sedativi fortissimi, perché secondo qualcuno disturbava il reparto con i suoi lamenti».

    Una versione smentita dall'ospedale: la direzione sanitaria sostiene infatti che la terapia farmacologia somministrata era sostanzialmente corretta per quella  paziente con quel genere di  patologia. I racconti rimangono contrapposti ed entrambi le parti in causa si sono rivolte alla magistratura: la famiglia con un esposto ai carabinieri, l'azienda segnalando l'accaduto alla procura di Busto Arsizio. Tocca ora all'autopsia dire una parola di verità sull'accaduto: il pm Valentina Margio ha disposto l'esame il 12 giugno e ha nominato tre periti. Mentre l'iscrizione dei sette medici nel registro degli indagati è un atto dovuto che serve agli stessi sanitari per nominare i periti di parte. Fin qui la vicenda giudiziaria, ma il destino della signora Francesca Catania  è anche stato segnata da un infortunio che ha dell'incredibile. L'anziana era stata ricoverata il 18 aprile perché accusava dolori alle ginocchia, ma mentre veniva dimessa una porta elettronica del pronto soccorso si chiudeva all'improvviso. L'anta colpiva l'anziana sulla gamba e un colpo secco le causava la rottura del femore. L'incidente imprevisto la costringeva a un repentino ricovero nel reparto di traumatologia. Un mese dopo l'anziana entrava in uno stato di incoscienza grave, veniva quindi trasferita nel reparto di medicina, dove moriva.

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     Peccaro cari medici che:

    1) il personale paramedico ha lasciato la degente per ben 3 giorni senza bere e mangiare.

    2) che la caposala del reparto continuava a insistere afermando che la paziente NON ERA PER NULLA IN COMA contraddicendo persino il medico internista secondo il quale ci si trovava davanti ad uno stato comatoso a tutti gli effetti e che nonostante cio' nessuno si è preoccupato di trasferire per tempo la poveretta in reparto specializzato.

    3) Nonostante i "luminari" sapessero che la paziente era affetta da anni da diabete, nessun diabetologo le ha fatto visita.

    4) I paramedici continuavano a somministrarle diuretici. Come poteva minzionare senza acqua in corpo?

    5) Lo sanno questi macellai che gli anziani non hanno come i giovani, la sensazione di aver bisogno di dissetarsi? Lo sanno queste persone che un diabetico se non beve puo' andare incontro a COMA IPEROSMOTICO?

    6) Sapete che il SEROQUEL è un farmaco antipsicotico UTILIZZATO PER DISTURBI BIPOLARI E SCHIZOFRENIA e che negli USA ci sono state migliaia di denunce inquanto la sua assunzione aumenta il tasso di gliglicemia nel sangue?

    7) Il Valium ( benzodiazepine) non era sufficiente?

     

     



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